Carissime volontarie, carissimi volontari, amiche e amici delle Cucine popolari tra poco ci sarà l’8° compleanno delle Cucine popolari, che sono nate nel 2015 al Battiferro. In mezzo a tante tragedie, che non ci abbandonano, siamo andati comunque avanti, siamo riuscite e riusciti ad aprire 4 Cucine popolari.
A causa, e nonostante, Covid, crisi e guerra abbiamo più che triplicato i pasti erogati. Vogliamo e contiamo, appena possibile, anche al Battiferro, tornare a servire pasti a tavola, magari tenendo la doppia opzione (a tavola, in asporto) per il tempo che sarà necessario. Questo perché il nostro progetto è quello di dare cibo ma anche occasione di socialità e siamo contente e contenti di sapere, come emerge dalla ricerca realizzata nei mesi scorsi da alcuni studenti di Unibo, che anche le e gli ospiti desiderano questo, anche a loro non basta un piatto caldo, hanno voglia di scambio, e questo è tanto, tanto importante. Vi invitiamo tutti a leggere il report completo della ricerca “e tu consa ne pensi delle Cucine popolari?” condotta tra i nostri ospiti (trovate le indicazioni nel pezzo di presentazione) è interessante e ringraziamo la nostra Martina, la professoressa Natali e tutte le studentesse e tutti gli studenti che hanno partecipato.
Andiamo avanti carissime e carissimi. Voi ricordiamo di pensare a noi, se potete, con una donazione che potete fare anche direttamente dal nostro sito. Pensate a noi anche quando fate la denuncia dei redditi scrivendo che date a Cucine popolari il 5 per mille mettendo il codice fiscale 913 72820372 Un grande abbraccio virtuale e buona lettura.
Cucine popolari al Museo di Ustica questa sera, come anticipato nella scorsa pagina del nostro diario le Cucine popolari, si trasferiscono al Museo di Ustica, dove serviremo “la Memoria a tavola”, lasagne bolognesi e vegetariane, insalate di riso e paste fredde al prezzo simbolico di 5 euro. Un segno di vicinanza alla memoria delle vittime di Ustica e un modo per partecipare all’impegno per la verità e la giustizia.
Crescentine al Fondo Comini E’ cominciata in giugno, ma l’iniziativa continua per tutte le domeniche fino a fine luglio, dalle 17 alle 20 al Fondo Comini, proprio di fronte alla Cucina popolare Battiferro.
Si potrà godere il fresco e avere anche ottimi aperitivi con bevande e specialità culinarie delle associazioni Binario 69 e Gastronomia terramare e con le mitiche crescentine preparate da volontarie e volontari delle Cucine popolari. I contributi per le crescentine saranno devoluti alle Cucine popolari. Vi aspettiamo numerose e numerosi: saranno pomeriggi/sere domenicali al fresco, in buona compagnia, e con ottimi cibi e bevande.
Pastasciutta antifascista il 25 luglio Anche quest’anno sarà nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio (sede del Comune di Bologna) in piazza Maggiore alle 13:30 del 25 luglio: è la festa per la caduta del fascismo. Si mangia tutte e tutti assieme, ci sarà anche la nostra cara amica Alessandra Spisni, che sempre ci delizia con la pasta (tortellini, tortelloni, maltagliati..) preparata dalle sue sfogline e dai suoi sfoglini. L’iniziativa, promossa da ANPI e Cucine popolari in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Auser, Piazza Grande, Arci, Libera, ha la sua origine il 25 luglio 1943 quando i Cervi offrirono pasta a tutti i presenti nella piazza del vicino paese di Campegine per festeggiare la destituzione e l’arresto di Benito Mussolini.
“Vite interrotte” per ricordare le vittime del 2 agosto Il 2 agosto ricorre il 43° anniversario dell’orribile strage fascista alla stazione di Bologna: 85 morti, oltre 200 feriti. Anche quest’anno la città commemora e onora le vittime e lo fa anche con un bel progetto, a cui collaborano anche le Cucine popolari, intitolato ‘Vite interrotte’, ideato da Aldo Balzanelli e Cinzia Venturoli per Cantiere Bologna. Dal 29 luglio al 3 agosto due totem multimediali diffonderanno le Vite interrotte nella sala d’aspetto della stazione e nella saletta all’angolo tra via Ugo Bassi e Piazza Nettuno. Ci saremo anche noi volontarie e volontari, vogliamo essere assieme alle tante e ai tanti che vogliono dire ad alta voce che siamo antifascisti, come dice la nostra Costituzione, che vogliamo giustizia per le vittime delle stragi e per le e i loro familiari.
Per saperne di più su Vite interrotte consultare il sito di Cantiere Bologna cliccando qui. Vi anticipiamo che partecipano tante artiste e tanti artisti, questo il testo che annuncia l’iniziativa sul totem:
“per ciascuna delle 85 vittime della strage è stato chiesto di immaginare come avrebbe potuto essere la loro vita se non fosse ststa interrotta dalla bomba. Un modo per coltivare la memoria, per mostrare che una vita ne può contenere cento altre fatte di sogni e di futuro”
Pranzo di ferragosto ai Teatri di vita Sono 5 giorni intensi e interessanti quelli previsti a Teatri di vita (Via Emilia Ponente 485, Borgo Panigale) dall’11 al 15 agosto. Ci sarà l’appuntamento con la stand-up comedy “Cuor leggero” , il concorso La Cicala d’oro, e un gran finale il 15 agosto, prima con il pranzo preparato da volontarie e volontari delle Cucine popolari dalle ore 12 nel parco, poi con i comici della Cicala d’oro . La stand up comedy “Cuor leggero” passa attraverso la comicità degli artisti italo-stranieri che sollecitano con le loro battute non solo la risata, ma anche l’invito a uno sguardo diverso sui migranti, sugli stranieri e sugli italiani stessi. Riguardo a La Cicala d’Oro occorre sapere che ogni giorno, dall’11 al 14 agosto, si svolgerà una tappa del concorso: 4 concorrenti, da cui ogni volta uscirà un finalista, per un totale di 16 semifinalisti, che sono stati selezionati tra oltre 60 candidati. Nel pomeriggio di Ferragosto si esibiranno nuovamente tutti i non finalisti, tra cui il pubblico potrà ripescarne uno. La finale con i 5 comici si svolgerà la sera di Ferragosto, con la proclamazione del vincitore de “La Cicala d’Oro” 2023. Maestri di cerimonia delle 5 giornate di Cuor Leggero saranno Alessio Genchi e Innocenzo Capriuoli, ospiti di casa degli artisti della stand-up e dei concorrenti de La Cicala d’Oro. Insomma, Bologna d’agosto merita! Pronti a prendere l’estate a “Cuor Leggero”? Segnate le date: dall’11 al 15 agosto, con i comici della stand-up, il concorso “La Cicala d’Oro” e il Pranzo di Ferragosto con le Cucine Popolari. info: urp@teatridivita.it – tel. 333 4 666 333 Per saperne di più cliccare qui
600 colpi di campana per i morti annegati senza soccorso Il 6 luglio in piazza Maggiore, tra le sedie e in piedi davanti alla torre di Palazzo Re Enzo che ospita l’Arengo, una campana civica che dal 1259 chiama a raccolta i bolognesi in rarissime occasioni ( l’ultima il 21 aprile 1945 per la liberazione di Bologna (ricordata ogni anno nella stessa data), c’eravamo in tante e in tanti: Alessandro Bergonzoni ideatore di questa iniziativa, l’Imam, il sindaco Lepore con la fascia tricolore (che ha ringraziato Alessandro per aver condiviso con il Comune e con la città il suo progetto) e tante e tanti altri, comprese volontarie e volontari delle Cucine popolari. Le 600 suonate “a morto”, fatte da campanari in carne ed ossa saliti apposta sull’Arengo, hanno voluto essere una testimonianza di solidarietà con le vittime e i familiari, ma anche un segnale di colpa per i 600 morti annegati nel mare della Grecia per mancanza di soccorso e per gli oltre 25mila che in nove anni hanno lasciato la loro vita nel Mediterraneo cercando una possibilità di vita, in fuga da terre martoriate.
Per non lasciare in fondo a quel Mar di Nessuno gli annegati a largo di Pylos… per sentire il suono del loro silenzio … ho pensato di “orchestrare” una azione artistico civile ma non meno spirituale, per silenzi e suoni di campane, a morto, che raggiungeranno chiunque vorrà… ringraziandovi di condividere in qualsiasi modo possiate questo gesto. Mio, nostro e di tutti i non più invisibili
ha detto, tra l’altro, Bergonzoni non in piazza, dove è stato in silenzio come tutte e tutti, ma riportato nel comunicato stampa del Comune. Per un assaggio della manifestazione, senza retorica, molto toccante, cliccare qui
Solidarietà alle Cucine popolari di Cesena Lunedì 3 luglio, a portare vicinanza alle Cucine popolari di Cesena, la cui sede è stata pesantissimamente devastata dalla alluvione, oltreFranco Ronconi presidente provinciale di Libera ha fatto il suo ingresso nella sede del circolo Hobby Terza Età che ospita le Cucine popolari. La raccolta fondi Tin Bòta lanciata da Libera Emilia Romagna ha permesso di raccogliere 30mila euro per le Cucine popolari di Cesena. Serviranno per rimettere in moto la sede di via Machiavelli dopo l’alluvione, e non solo.Franco Ronconi presidente provinciale di Libera ha fatto il suo ingresso nella sede del circolo Hobby Terza Età che ospita le Cucine popolari. La raccolta fondi Tin Bòta lanciata da Libera Emilia Romagna ha permesso di raccogliere 30mila euro per le Cucine popolari di Cesena. Serviranno per rimettere in moto la sede di via Machiavelli dopo l’alluvione, e non solo.Franco Ronconi presidente provinciale di Libera ha fatto il suo ingresso nella sede del circolo Hobby Terza Età che ospita le Cucine popolari. La raccolta fondi Tin Bòta lanciata da Libera Emilia Romagna ha permesso di raccogliere 30mila euro per le Cucine popolari di Cesena. Serviranno per rimettere in moto la sede di via Machiavelli dopo l’alluvione, e non solo.a Franco Ronconi, presidente provinciale di Libera, che ha portato un ottimo contributo (30mila euro) risultato della raccolta fondi “Tin Bota” lanciata da Libera Emilia-Romagna (che serviranno per rimettere in moto la sede dopo l’alluvione, e non solo), c’è stato anche il nostro Roberto Morgantini. Roberto ha guidato una delegazione di associazioni che stanno sostenendo le Cucine popolari cesenate: Namastè (che ha anche portato i risultati della sua raccolta fondi, per saperne di più cliccare qui), Azimut, Fitel, Accatà.
Le Cucine popolari di Cesena con i giovani volontari e le giovani volontarie, ma anche con più agèe volontarie e volontari non si sono mai arrese e a giugno, per tre settimane, come da richiesta dell’Amministrazione cesenate, hanno servito 500 pasti al giorno a famiglie in difficoltà. Chiuderanno tra pochi giorni per la pausa estiva, per poi riprendere l’attività nella sede storica a settembre con una grande festa in Via Gramsci. l Corriere Romagna ha fatto un bel servizio, per leggerlo cliccare qui, per vedere il servizio di E’ tv cliccare qui. Per ascoltare volontarie e volontari cantare insieme a Morgantini una canzone, poco nota (!!) cliccare qui.
Verdure estive dall’orto dei bimbi del Fondo Comini All’interno della giornata per festeggiare la vittoria del Bilancio partecipativo della Casa di Quartiere Fondo Comini, c’è stata un’altra raccolta di verdure con le bimbe e i bimbi dell’Orto dei Piccoli Lorenzo Bastelli. Verdure che sono state donate alle Cucine popolari anche in omaggio al lavoro svolto in questi anni dalle Cucine per educare bimbe e bimbi alla solidarietà. E’ stato un bel momento di condivisione e apprendimento e speriamo e ce ne saranno molti altri.
“E tu cosa pensi delle Cucine popolari?” I risultati della ricerca Si è svolto lo scorso 14 giugno, all’Università di Bologna, in via Zamboni 38, l’incontro finale del progetto di ricerca antropologica sulle Cucine popolari. Ce lo racconta la nostra Martina Reali che è stata un po’ l’anima di questa indagine insieme a studentesse studenti e alla loro docente Cristiana Natali.
L’evento ha riunito volontarie, volontari, ospiti delle Cucine Popolari creando un momento di confronto e scoperta. La presentazione dei risultati è stata affidata alle studentesse e agli studenti del corso di “Metodologie della ricerca etnografica” della professoressa Cristiana Natali, i quali hanno condotto ben 37 interviste – dai venti minuti fino quasi alle due ore di durata – alle ospiti e agli ospiti delle quattro Cucine popolari (Battiferro, San Donato, Saffi, Savena) coinvolte nel progetto. Il progetto, che nasceva con l’obiettivo di dare voce a coloro che animano le Cucine Popolari, oltre a volontarie e volontari, partiva da una domanda di ricerca principale: “Cosa ne pensi di Cucine Popolari?”. Questa prima domanda è stata poi declinata nella serie di interviste precedute da lavori sul campo. Le domande sono state adattate alle specificità di ogni mensa e degli ospiti intervistati. Durante l’incontro, le studentesse e gli studenti del corso hanno presentato i punti di forza rilevati durante le interviste per ciascuna Cucina popolare, insieme a criticità e suggerimenti per migliorare il servizio. In generale, sono state molto apprezzate la qualità del cibo, l’atmosfera accogliente creata dalle volontarie e dai volontari e gli eventi proposti da Cucine popolari. Tra le criticità emerse, la richiesta di ampliare gli orari di apertura o la fatica provata nelle file per l’attesa del pasto. In alcune mense è stato rilevato il desiderio di avere cibi più speziati o vicino alle cucine/abitudini alimentari delle e degli ospiti, nonché la richiesta di specificare con ancora maggiore attenzione la possibilità di avere pasti senza carne di maiale: tutti spunti su cui le Cucine popolari ragioneranno anche grazie ai preziosi suggerimenti forniti dalle studentesse e dagli studenti. C’è inoltre un forte desiderio da parte delle e degli ospiti di condividere le proprie storie e il bisogno di trovare nelle Cucine Popolari uno spazio in cui relazionarsi.
A settembre verranno forniti anche brevi riassunti di tutte le interviste, sempre rispettando l’anonimato delle e dei partecipanti. Sarà un’opportunità per conoscere le esperienze e le opinioni delle e degli ospiti delle Cucine popolari in modo più approfondito. A chiusura dell’incontro, c’è stato spazio anche per un momento di gratificazione e commozione, quando sono state proiettate alcune frasi estratte dalle interviste in cui le e gli ospiti parlano di cosa rappresentino per loro le Cucine popolari. Potrete trovare una raccolta di questi estratti nel report completo (non appena sarà pubblicato potrete trovare il tutto sul nostro sito www.cucinepopolari.org) Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato al progetto e contribuito al suo successo, in particolar modo tutte le studentesse e tutti gli studenti, che sotto la guida della professoressa Natali, ci hanno regalato dei preziosi momenti di riflessione, confronto e crescita.
Come contribuire alle Cucine popolari – fate una donazione , questi sono gli estremi del conto corrente delle Cucine: c/c EmilBanca, intestato a CIVIBO Odv, IBAN: Associazione Civibo Iban: IT68 A 07072 02408 000000 182464. Grazie! – donare il 5×1000 alle Cucine popolari : nelle dichiarazioni dei redditi, ricordate di indicare il nostro codice fiscale nella casella del 5×1000: CIVIBO: 91372820372; – diventate volontarie e volontari, per segnalazione disponibilità scrivete a info@civibo.it; – sono ripartite le iniziative di raccolta fondi. Se avete compleanni, feste di pensionamento, feste per qualunque ricorrenza da organizzare, pensate a noi, chiamate il nostro Roberto Morgantini al 335 7456877 o chi conoscete tra le nostre volontarie ei nostri volontari.
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la redazione del diario delle Cucine popolari Demetrio Collina, Marta Fin
Martina Reali
Ps: ringraziamo per i contributi il fotografo Andrea Fabbri Cossarini e il disegnatore Ermanno Marco Mari
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